Grazie. Uso spesso il software NIK – per me il miglior ‘editing’ in bianco e nero. Inoltre, ho lasciato che la realtà fiamminga impressionasse la mia anima… Saliti da un Belgio freddo e ventoso…
Chissà che l’immagine non sia, nella linearità della vita, il ventre del virus e perciò la pandemia. La semplicità lineare dell’ecosistema e la mano, devastatrice dell’uomo. O del sistema lineare dello sfruttamento cupissimo della natura e del pianeta tutto.
Grazie. Un testo un po’ misterioso – l’ho comunque fatto tradurre via deepl. Sto cercando di capirlo. In ogni caso, questo dimostra che ogni immagine è uno specchio di fatto, in cui ognuno vede il proprio riflesso.
Saluti da un Belgio freddo e tempestoso.
Un Belgio freddo e tempestoso come quello d’Irlanda. A me piacciono molto le foto in bianco e nero e spesso osservandole ci scrivo ciò che mi trasmettono e con cui mischio le mie sensazioni. Grazie. E cari saluti da Napoli.👏😊
Nel frattempo mi sto godendo ‘l’amica geniale’, che è in gran parte ambientato a Napoli – se ho capito bene. Appena covid è storia, verrò…anche se non parlo napoletano.
Fai bene a leggere L’amica geniale. Ho letto tutti e quattro i libri. E conosco i posti in cui si è svolta e girato l’intera storia. Ti consiglio di vedere anche la serie Tv. Gli attori, dai grandi ai piccoli, sono molto bravi. Presento nel libro e nella serie Tv è presente anche l’isola di Ischia.
Ho visto degli estratti della serie; davvero molto coinvolgente e accattivante. Peccato che io sia solo un fiammingo, che ha a cuore l’italiano come amante. La lingua di solito mi sfugge, soprattutto il dialetto napoletano. Un giorno, quando troverò il tempo, guarderò tutta la serie. Ma per ora ho quasi buttato via il televisore. Verrò a Napoli e spero di trovare una buona guida…
Il dialetto napoletano è una lingua e viene da sotto. Dalla lava del Vesuvio, da un tremolare continuo e il bradismo e una diretta caratteristica. Sotto i Campi Flegrei c”è una caldara che viene monitorata giorno per giorno perchè lì sotto c’è davvero una energia spaventosa. La lingua napoletana così musicale forse vuole rabbonire quella potenza sotterranea. Napoli è piena di grotte, gallerie e sotterranei tutte cose che si possono visitare. Sopra, in strada, l’ammuina, la confusone, l via vai di persone, auto e traffici di artigiani e negozi; e, sotto, scendendo nelle caverne, in cui, il popolo napoletano si rifugiava quando c’era gli allarmi per la guerra. Se io non fossi napoletano, Napoli sarebbe di sicuro una delle città d’Italia che vorrei assolutamente visitare. E poi Napoli è bellissima e potrebbe esserlo ancora di più. E di sicuro ti verrebbe una grandissima voglia di fotografarla in tutti i suoi aspetti. Purtroppo in questi mesi stiamo soffrendo per la pandemia che ci impedisce di spostarci normalmente come una volta. Ciao Lucas.
Osservando l’immagine che hai postato nel tuo blog, che mi ha ispirato, a mia volta, ho scritto un post sul mio blog, eccolo.
Immagine plastica della condizione umana.
La natura nella sua potenza ci parla da ieri.
Ma neanche tanto, sapete.
Sulla strada, e nel vento, gli odori di primavera,
corrono le voci nelle grancasse del cuore.
Le immagini sono poesia perchè riflettono l’animo di quel momento. L’immagine è poesia. Le immagini sono la vita in quanto tale. Tutto il resto conta poco o nulla. L’immagine parla. E tu questo lo sai molto bene.
Penso che ognuno debba seguire la passione che ha segretamente nel cuore e negli occhi. Quella è la forza che ti fa imparare e coltivare il giardino della propria anima: anima intesa come sensibilità per sè, la natura e l’umanità.
Onder de indruk van het scherp contrast tussen ratio en dramatiek..Het Apollinische versus het Dionysische. En inderdaad , als de aanzwellende aswolken van Il Vesuvio. . Ook onder de indruk van de lofzang op Napels. Vedi Napoli et poi muori.
Venetië? Je zult je moeten reppen! De derde Coronagolf komt er aan, gevolgd door de Climate change wave..Maar als prille marathonloper heb je zeeën van tijd en conditie in reserve.
il tuo black and white è notevole! saluti dall’Italia
Grazie. Uso spesso il software NIK – per me il miglior ‘editing’ in bianco e nero. Inoltre, ho lasciato che la realtà fiamminga impressionasse la mia anima… Saliti da un Belgio freddo e ventoso…
Chissà che l’immagine non sia, nella linearità della vita, il ventre del virus e perciò la pandemia. La semplicità lineare dell’ecosistema e la mano, devastatrice dell’uomo. O del sistema lineare dello sfruttamento cupissimo della natura e del pianeta tutto.
Grazie. Un testo un po’ misterioso – l’ho comunque fatto tradurre via deepl. Sto cercando di capirlo. In ogni caso, questo dimostra che ogni immagine è uno specchio di fatto, in cui ognuno vede il proprio riflesso.
Saluti da un Belgio freddo e tempestoso.
Un Belgio freddo e tempestoso come quello d’Irlanda. A me piacciono molto le foto in bianco e nero e spesso osservandole ci scrivo ciò che mi trasmettono e con cui mischio le mie sensazioni. Grazie. E cari saluti da Napoli.👏😊
Nel frattempo mi sto godendo ‘l’amica geniale’, che è in gran parte ambientato a Napoli – se ho capito bene. Appena covid è storia, verrò…anche se non parlo napoletano.
Fai bene a leggere L’amica geniale. Ho letto tutti e quattro i libri. E conosco i posti in cui si è svolta e girato l’intera storia. Ti consiglio di vedere anche la serie Tv. Gli attori, dai grandi ai piccoli, sono molto bravi. Presento nel libro e nella serie Tv è presente anche l’isola di Ischia.
Ho visto degli estratti della serie; davvero molto coinvolgente e accattivante. Peccato che io sia solo un fiammingo, che ha a cuore l’italiano come amante. La lingua di solito mi sfugge, soprattutto il dialetto napoletano. Un giorno, quando troverò il tempo, guarderò tutta la serie. Ma per ora ho quasi buttato via il televisore. Verrò a Napoli e spero di trovare una buona guida…
Il dialetto napoletano è una lingua e viene da sotto. Dalla lava del Vesuvio, da un tremolare continuo e il bradismo e una diretta caratteristica. Sotto i Campi Flegrei c”è una caldara che viene monitorata giorno per giorno perchè lì sotto c’è davvero una energia spaventosa. La lingua napoletana così musicale forse vuole rabbonire quella potenza sotterranea. Napoli è piena di grotte, gallerie e sotterranei tutte cose che si possono visitare. Sopra, in strada, l’ammuina, la confusone, l via vai di persone, auto e traffici di artigiani e negozi; e, sotto, scendendo nelle caverne, in cui, il popolo napoletano si rifugiava quando c’era gli allarmi per la guerra. Se io non fossi napoletano, Napoli sarebbe di sicuro una delle città d’Italia che vorrei assolutamente visitare. E poi Napoli è bellissima e potrebbe esserlo ancora di più. E di sicuro ti verrebbe una grandissima voglia di fotografarla in tutti i suoi aspetti. Purtroppo in questi mesi stiamo soffrendo per la pandemia che ci impedisce di spostarci normalmente come una volta. Ciao Lucas.
Osservando l’immagine che hai postato nel tuo blog, che mi ha ispirato, a mia volta, ho scritto un post sul mio blog, eccolo.
Immagine plastica della condizione umana.
La natura nella sua potenza ci parla da ieri.
Ma neanche tanto, sapete.
Sulla strada, e nel vento, gli odori di primavera,
corrono le voci nelle grancasse del cuore.
Vorrei essere così poetico. Cerco di essere un po’, nelle mie immagini.
Le immagini sono poesia perchè riflettono l’animo di quel momento. L’immagine è poesia. Le immagini sono la vita in quanto tale. Tutto il resto conta poco o nulla. L’immagine parla. E tu questo lo sai molto bene.
L’ho imparato, in barba ai miei “professori” che non insegnano nulla. E ora sono anch’io un insegnante di fotografia…
Penso che ognuno debba seguire la passione che ha segretamente nel cuore e negli occhi. Quella è la forza che ti fa imparare e coltivare il giardino della propria anima: anima intesa come sensibilità per sè, la natura e l’umanità.
Onder de indruk van het scherp contrast tussen ratio en dramatiek..Het Apollinische versus het Dionysische. En inderdaad , als de aanzwellende aswolken van Il Vesuvio. . Ook onder de indruk van de lofzang op Napels. Vedi Napoli et poi muori.
Vedere si, ma ‘morire’: spero di no. Dan wacht ik liever tot ik Venetië gezien heb.
Ik moet dringend reizen.
Venetië? Je zult je moeten reppen! De derde Coronagolf komt er aan, gevolgd door de Climate change wave..Maar als prille marathonloper heb je zeeën van tijd en conditie in reserve.