Molte solitudini è, paradossalmente, un stare insieme; può darsi che ognuno faccia caso alla solitudine dell’altra/o in cui specchiarsi o riconoscersi. E, a proposito del grigio e del grigiore degli occhi e dell’anima(leggi empatia e sensibilità), mi verrebbe da dire: Se il contesto in cui si vive è di un certo colore o scoloritura qualcosa del nostro corpo sarà di quella tinteggiatura.
Avrei dovuto dire: Molte solitudini sono … ma ho preferito usare, (sapendo di sbagliare) di proposito … è … come licenza poetica per mettere insieme le individualità delle lontananze di persone che sono sempre più divise, disperse -, leggi città urbanizzate -, le une accanto alle altre come numero ma quasi sempre … ignorandosi e, persino, nemiche e copri da depredare …
Qui aleggia Edward Hopper, i colori dei silenzi e le sue e le nostre molte solitudini.
‘Molte solitudini’. Non è possibile tradurlo in olandese. Un plurale di “solitudine” è insopportabile nel grigio Belgio….
Molte solitudini è, paradossalmente, un stare insieme; può darsi che ognuno faccia caso alla solitudine dell’altra/o in cui specchiarsi o riconoscersi. E, a proposito del grigio e del grigiore degli occhi e dell’anima(leggi empatia e sensibilità), mi verrebbe da dire: Se il contesto in cui si vive è di un certo colore o scoloritura qualcosa del nostro corpo sarà di quella tinteggiatura.
‘Molte solitudini è …’ ‘Sono’? Che lingua meravigliosa è l’italiano. E olandese è troppo razionale, temo 🙂
Avrei dovuto dire: Molte solitudini sono … ma ho preferito usare, (sapendo di sbagliare) di proposito … è … come licenza poetica per mettere insieme le individualità delle lontananze di persone che sono sempre più divise, disperse -, leggi città urbanizzate -, le une accanto alle altre come numero ma quasi sempre … ignorandosi e, persino, nemiche e copri da depredare …