Osservare la realtà da tutte le prospettive rimane per me una fonte inesauribile di meraviglia visiva, dolore e domande esistenziali. Cerco di capire perché consideriamo la realtà ‘normale’.
Nella tua normalità sei anormale. Vedi ciò che si presenta non solo nel momento presente, ma anche prima e anche dopo. Sei in un bel guaio e come si suol dire, per te il presente è una brutta gatta da pelare. E se tu fossi cieco(non in senso fisico ma di coscienza) sarebbe ancora peggio, perchè il tuo occhio vedrebbe ancora di più. 😊
Un insegnante esemplare che con il comportamento comunitario e dall’altro con la fotografia indica la realtà che parla attraverso il silenzio apparente delle immagini come a (s) mascherarsi.
Vedrai che ti faranno direttore pure a te, ma tu, sicuramente, rifiuterai perchè hai dentro il fuoco della fotografia che non riesce a stare chiusa. Sei, nel senso nobile del termine, un uomo, un poeta di immagini, ma inevitabilmente, di strada. E la poesia delle immagini è nella vita delle pietre e tutto ciò che su di esse vive e si muove. E muore per rinascere.👏😊
Un’analisi accurata. Mi è stato chiesto di scaldare la sedia del direttore, ma ho risposto che ho troppe ambizioni nella mia vita. I miei studenti sono troppo preziosi per me.
Anche la tua è un analisi accurata, anzi strategica ed esistenziale e, aggiungerei, prospettica. E perciò, totalmente, umana. E in questo sguardo il legame è indissolubile.
Di fianco e di spalle figure alate dentro e fuori nelle luci scolpite della realtà.
Osservare la realtà da tutte le prospettive rimane per me una fonte inesauribile di meraviglia visiva, dolore e domande esistenziali. Cerco di capire perché consideriamo la realtà ‘normale’.
Nella tua normalità sei anormale. Vedi ciò che si presenta non solo nel momento presente, ma anche prima e anche dopo. Sei in un bel guaio e come si suol dire, per te il presente è una brutta gatta da pelare. E se tu fossi cieco(non in senso fisico ma di coscienza) sarebbe ancora peggio, perchè il tuo occhio vedrebbe ancora di più. 😊
Io pratico quotidianamente ‘l’anormalità’ e invito i miei studenti a fare lo stesso. Sono un insegnante esemplare o un falso profeta? Chi lo sa….?
Un insegnante esemplare che con il comportamento comunitario e dall’altro con la fotografia indica la realtà che parla attraverso il silenzio apparente delle immagini come a (s) mascherarsi.
Lo dirò ai miei direttori…
Vedrai che ti faranno direttore pure a te, ma tu, sicuramente, rifiuterai perchè hai dentro il fuoco della fotografia che non riesce a stare chiusa. Sei, nel senso nobile del termine, un uomo, un poeta di immagini, ma inevitabilmente, di strada. E la poesia delle immagini è nella vita delle pietre e tutto ciò che su di esse vive e si muove. E muore per rinascere.👏😊
Un’analisi accurata. Mi è stato chiesto di scaldare la sedia del direttore, ma ho risposto che ho troppe ambizioni nella mia vita. I miei studenti sono troppo preziosi per me.
Anche la tua è un analisi accurata, anzi strategica ed esistenziale e, aggiungerei, prospettica. E perciò, totalmente, umana. E in questo sguardo il legame è indissolubile.
🙂